Autore: Anterem Edizioni

Questa scrittura – libera dai condizionamenti letterari che a volte riducono a conformità di lingua poetizzata le figure vocali, le uniche che danno alla voce poetica originarietà di parola pensante – entra direttamente dentro la percezione di una proprietà che alimenta la naturalità concettuale (dunque senza nessun naturalismo artificiosamente ingenuo) del suo costruirsi in grafia… Continua a leggere Figure semplici

Martinez sembra discendere da quelle sincopi, da quei salti sublimi e da quell’ignorare chi legge, unico e vero atto di fiducia in chi legge: fiducia che saprà ascoltare, che si lascerà sussurrare all’orecchio o si metterà a ballare dietro al ritmo di danza delle parole che gli sono state dedicate. Perché Martinez – come Rosselli… Continua a leggere Liturgia dell’acqua

Quando la poesia dice di sé la sua “illeggibilità”, siamo sicuramente di fronte a una scrittura vera. Può sembrare provocatorio considerare il non dicibile, il non comprensibile come il reale della poesia, ma così non è. E l’autrice di questa raccolta è molto consapevole e precisa nella definizione: “profumo ipnotico/di lingua edenica”. E tre versi… Continua a leggere Herbarium Magicum

Immergersi nel pensiero, nella lingua del sonno. Inabissarsi nella sospensione del pensiero, della lingua della veglia. Approssimarsi all’inaccessibile. Presagirne il possibile varco. Per portarne in superficie, dall’oscurità, un respiro. Dalla cecità, una resistenza al visibile. E tradurne il battito sommerso in forme che ne palesino la misura, o meglio la dismisura. Forme di una materia… Continua a leggere Misura del sonno/ Maẞ des Schlafes 

Essere inattuali e moderni tocca a chi si ritrova assolutamente canonico nel suo tempo. Poiché il canone non è mai ideale, né assoluto, seguendo certe infrazioni e improvvisi vuoti – in quel che oggi possiamo ancora presentare come poesia – una percezione di verità ci soccorre, concretissima, negli “esercizi” (definiti prove) di Silvia Comoglio. (…)… Continua a leggere Afasia