La lingua neutrale

Kellermann EditoreCamilla Peruch

La lingua neutrale

Una voce fuori dal coro per ricostruire l’Europa

Alla fine della Prima Guerra mondiale, assieme all’Impero austro-ungarico, spariva nel cuore dell’Europa Moresnet, un piccolo Stato neutrale, schiacciato tra Belgio, Germania e Paesi Bassi, che nel 1908 aveva scelto di adottare una lingua al di sopra delle parti.
Non il francese, il tedesco o il nederlandese, ma un idioma facile e immediato creato da Ludwik Lejzer Zamenhof: l’esperanto. Una lingua che, nell’intento del suo ideatore, non voleva offendere, non voleva sminuire o sovrapporsi agli altri idiomi nazionali, ma essere solo una sorta di arbitro imparziale per agevolare il dialogo e la risoluzione dei conflitti. Una lingua neutrale.

  • titolo La lingua neutrale
  • sottotitolo Una voce fuori dal coro per ricostruire l’Europa
  • autore Camilla Peruch
  • collana Iteranda studi/storici
  • anno 2020
  • isbn 9788867670949
  • formato cm 15x21
  • pagine 80
  • prezzo euro 13,00
  • lingua italiano
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