Cieli Fiammeggianti

Itinera ProgettiAlberto Mario Carnevale, Eugenio Ferracin, Maurizio Struffi

Cieli Fiammeggianti

Dalla Guerra fredda a Base Tuono

Questa seconda edizione di Cieli fiammeggianti è notevolmente arricchita di particolari e significativi approfondimenti tanto nella narrazione storica quanto sull’impiego nucleare del Nike-Hercules, sul suo ruolo “anti-missile” e su quello superficie-superficie. Si avvale, infatti, di documenti degli archivi statunitensi e della NATO che, declassificati nel 2017, hanno tolto il velo su un’ampia prospettiva delle strategie politiche e militari del blocco occidentale durante i decenni della Guerra fredda (1947-1991). Strategie che hanno talvolta surriscaldato, talvolta sedato, i rapporti tra Est e Ovest. Il filo conduttore porta sino al sistema missilistico “Spada” dislocato a partire dal 1983, e al progetto di sperimentazione spaziale San Marco. Accanto ad essi il ruolo degli intercettori pilotati, dell’F-104 in particolare. Nel libro, infine, anche un sorridente approccio alle “leggende metropolitane” che tuttora accompagnano l’ancor ridotta conoscenza del periodo storico in cui l’uomo ha prodotto le armi capaci di distruggere l’umanità.
Nella seconda metà del secolo scorso centinaia di missili sono stati schierati a difesa dei Paesi della NATO lungo i confini con i Paesi dell’Europa orientale. Confini territoriali ed ideologici, che nel 1946 il premier inglese Winston Churchill aveva qualificato come “cortina di ferro”. La definizione era il simbolo stesso della divisione creatasi dopo la seconda guerra mondiale.
Nello schieramento, esteso dalla Norvegia alla Turchia, ebbe un ruolo primario il sistema superficie-aria Nike, per un breve periodo con il missile Ajax, poi e ben più a lungo, con l’Hercules, di maggior gittata ed armato anche con carica nucleare. Con lancio da postazione fissa e teleguidati da terra, erano missili idonei a contrastare con grande efficacia eventuali attacchi di aerei nemici.
Progettato negli Stati Uniti, il sistema Nike fu adottato in varie parti del mondo. Nell’occidente europeo, tra la fine degli anni Cinquanta ed i primi anni Sessanta, furono costruite 106 basi. Nel Nord est d’Italia ne sono state attivate dodici, in sette delle quali gli Hercules erano armati anche con teste di guerra nucleari. La sola testimonianza storica che ne rimane in Europa è Base Tuono, a 1.600 metri di quota, nel comune di Folgaria, in Trentino, riallestimento museale riconosciuto dall’Aeronautica Militare e realizzato con apparati e strumentazioni originali.
Missili, radar e dispositivi elettronici, parzialmente mimetizzati tra le foreste di abeti che circondano Base Tuono, ora documentano le drammatiche tensioni vissute nei lunghi anni della Guerra fredda e quindi un importante quanto assai poco conosciuto capitolo della recente storia d’Italia.